top of page

Conferenza di Monaco, il tema caldo della sicurezza

  • Immagine del redattore: Davide Saccani
    Davide Saccani
  • 16 feb
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 20 feb

Il 14-15 E 16 Febbraio a Monaco di Baviera si è tenuta l’annuale conferenza tra i paesi Nato (ma non solo) il cui tema di discussione è la sicurezza.

Questo incontro avviene in un clima nettamente diverso rispetto all’anno precedente, complici di questo cambiamento sono le elezioni in USA e in Europa avvenute durante il 2024, che hanno portato cambi ai vertici (Amministrazione Trump) e anche uno spostamento di importanza dei temi internazionali, in particolare quelli securitari e di difesa.

Gli interventi più importanti (e più attesi), sono stati quelli della presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, del Vice-presidente statunitense J.D.Vance e del presidente Ucraino Volodymyr Zelensky.


Un'Unione Europea più forte:

Dal lato dell’Unione Europea, Ursula Von Der Leyen ha annunciato che da qui ai prossimi 10 anni, le spese sulla difesa degli stati membri dovranno aumentare di 500 miliardi. Per fare ciò, occorreranno principalmente due elementi.

In primo luogo, servirà un maggiore coordinamento tra i vari governi degli stati membri dell’UE per organizzare gli investimenti militari, minimizzando gli sprechi e facendo sì che ogni stato abbia assegnato un settore specifico su cui investire denaro.

In secondo luogo, come annunciato dalla presidente della Commissione, sarà necessario un allentamento delle regole fiscali con l’attivazione della cosiddetta ‘’clausola di salvaguardia’’, ovvero che gli stati membri potranno aumentare la spesa sul settore militare senza rischiare di essere sottoposti ad una procedura dall’UE a causa di deficit eccessivo, ovvero ogni stato che deciderà di spendere di più non dovrà stare attento a recuperare immediatamente i soldi che ha speso, per esempio attraverso nuove tasse.


Il messaggio dell'America di Trump:

Il vice-presidente statunitense J.D.Vance ha lanciato un messaggio forte all’Europa, dicendo che il pericolo più grande per gli europei non è rappresentato dalla Russia o dalla Cina, ma esso arriva dall’interno ed è la progressiva perdita di alcuni valori fondamentali condivisi con l’America. Il valore su cui Vance si è concentrato di più è la democrazia, sostenendo che il dialogo a livello politico debba essere costruito da tutti i partiti che riescano a raccogliere un consenso dai popoli, e silenziare le richieste di un partito o di un gruppo di persone è in contraddizione con questo valore (Vance si riferisce anche al partito di estrema destra tedesco Afd che, a pochi giorni dalle elezioni in Germania, sta raccogliendo consenso sempre maggiore, intorno al 20%, ma gli altri partiti hanno già detto che non intenderanno collaborare in nessun modo con esso).


L'appello di Zelensky:

Come ultimo intervento da trattare, grande importanza hanno avuto le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a seguito della telefonata avvenuta tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin per parlare del conflitto in Ucraina.

Zelensky non è stato incluso direttamente nello scambio tra i due presidenti, quindi ha ribadito l’importanza che ogni accordo di pace che sia stipulato dovrà vedere l’Ucraina come attore di primo piano, non saranno accettati accordi fatti alle spalle di essa, e la mediazione dell’Unione Europea è da ritenersi fondamentale. Le sue parole sono state condivise direttamente anche dai vari paesi europei, condividendo la necessità che gli sforzi diplomatici per una pace duratura dovranno comprendere non solo quelli americani e russi, ma anche quelli europei.


Aggiungo una piccola riflessione. Il clima di questa conferenza ha mostrato due lati, in qualche modo contrapposti tra loro: si vede l’intenzione comune di trovare una svolta ad un conflitto che dura da anni ormai, seppur con idee e metodi diversi, e contemporaneamente si nota una crescente importanza data al settore della difesa e militare, soprattutto in chiave di prevenzione rispetto ai possibili nuovi conflitti globali.


1 Comment


Nicola Marcato
Nicola Marcato
Feb 16

✌🏻

Like
bottom of page